I dipinti più famosi in Italia e dove vederli
Nel corso dei secoli, l’Italia ha prodotto degli incredibili pittori, che sono diventati famosi a livello internazionale. L’Italia è stata al centro del periodo rinascimentale che ha coinvolto i secoli XIV-XVII. I pittori e gli scultori italiani hanno avuto un’incredibile influenza sull’arte e sull’architettura europea ed hanno contribuito in modo determinante alla sua ricca storia culturale. In questo articolo troverai i dipinti italiani più famosi e dove vederli.
La Gioconda di Leonardo da Vinci
Il dipinto della Gioconda di Leonardo da Vinci non ha prezzo ed è stata descritta come l’opera d’arte più conosciuta, più visitata, più scritta, più cantata e più parodiata del mondo. Il dipinto venne commissionato nel 1503, ma non fu completato per quattro anni. Si tratta di un ritratto di Lisa del Gherardini, vissuta a Firenze e sposata con un ricco mercante di seta.
La coppia aveva commissionato il dipinto per la loro nuova casa e per celebrare la nascita del loro secondo figlio, Andrea. Tuttavia, la coppia non ricevette mai il dipinto, e da Vinci non venne mai pagato. La storia però non finisce qui: nel 1515 Leonardo da Vinci fu invitato in Francia dal re Francesco I.
Il pittore si mise dunque in viaggio attraverso le montagne del Nord Italia e portò con sé i suoi blocchi da disegno ed alcuni dipinti, tra cui la Gioconda. Regalò il dipinto al Re e quest’ultimo lo espose nel palazzo di Fontainebleau. Attualmente, questo incredibile quadro si trova esposto al Museo del Louvre, a Parigi.
La nascita di Venere di Sandro Botticelli
Sandro Botticelli visse a Firenze, proprio nel luogo in cui ebbe inizio il Rinascimento. È meglio conosciuto per questo dipinto ed è considerato un’icona di questo periodo artistico. I suoi dipinti possono essere visti anche nella Cappella Sistina a Roma.
La Nascita di Venere è un enorme dipinto che misura 1,72 cm X 2,78 cm, il che significa che il ritratto della dea dell’amore e della bellezza è stato dipinto quasi a grandezza naturale. Botticelli cucì due tele insieme per dargli tale dimensione, la quale dipinse a tempera e abbellita con foglia d’oro. Iniziò il dipinto nel 1495 e gli ci volle “soltanto” un anno per completarlo.
La scena del dipinto è tratta dalla mitologia e raffigura Venere, la dea della bellezza e dell’amore. La dea viene mostrata emergere dal mare come una donna. Lo sfondo è stato riconosciuto come una spiaggia dell’isola di Cipro, dove la Dea è meglio conosciuta con il nome greco, Afrodite. La spiaggia che si trova sullo sfondo è visitabile e prende il nome di Petra tou Romiou, sulla costa meridionale, a metà strada tra Limassol e Paphos.
Il dipinto di Botticelli rivela la bellezza della dea e viene quasi completamente mostrata mentre viene portata a riva da Zefiro, il dio del vento di ponente, con graziosi fiori che cadono dal cielo per accoglierla. La figura sulla destra è stata identificata come una delle Ore, che rappresenta la Primavera. Il dipinto è visitabile presso la Galleria degli Uffizi, a Firenze.
La Scuola di Atene di Raffaello
Il pittore e architetto italiano Raffaello Sanzio visse ad Urbino. Suo padre viene considerato come la fonte d’ispirazione del pittore stesso, dal momento che lui stesso era pittore ed uomo di cultura. Morì quando Raffaello aveva solo 11 anni, ma era già riuscito ad ispirarlo con i suoi dipinti e lo aveva introdotto alla filosofia. All’età di 16 anni, Raffaello aveva già mostrato un talento eccezionale.
Egli fu invitato da papa Giulio II a soggiornare a Roma e ad affrescare le pareti di quattro stanze nella Stanza della Segnatura del Palazzo Pontificio, nel cuore della Città del Vaticano. La prima stanza che doveva decorare sarebbe stata la biblioteca del Papa e, come la moda insegnava quei tempi, si era soliti decorare le biblioteche private con i ritratti di grandi pensatori. La Scuola di Atene è solo uno dei quattro affreschi presenti in questo edificio.
La Scuola di Atene è un affresco di 5 x 7,7 metri e dipinto in modo tradizionale su intonaco bagnato. Il dipinto raffigura tutti i famosi filosofi dei tempi antichi. Al centro del dipinto ci sono Platone e Aristotele in discussione: rappresentano le due diverse scuole di filosofia. Socrate può essere visto con indosso una tunica marrone, mentre Pitagora, noto per la sua architettura e geometria, è vestito di rosa e posizionato in primo piano.
Si può scorgere anche Euclide mentre mostra a due studenti come usare una bussola. A destra del dipinto c’è Tolomeo con in mano un globo. Esso si trova in piedi di fronte all’astronomo Zoroastro e tra loro è appena visibile un giovane. Molti studiosi hanno studiato a fondo questa figura insolita: difatti, dopo accurate ricerche, si è scoperto che:
- Non si tratta di un filosofo
- Non si tratta di un uomo di cultura
- Non si tratta di una persona vissuta ad Atene in quegli anni
La conclusione che gli esperti hanno tratto, è che si tratti di Raffaello stesso, il quale ha voluto inserire un suo autoritratto in questo meraviglioso affresco. Il dipinto, essendo un affresco su un edificio, non ha cambiato posizione, ed è visitabile presso i Musei Vaticani.